La sfida della vita – Fabrizio Luglio

Partecipare alla ccc la 101 km dell U.T.M.B.? La sfida della vita.

Amici Runner’s, Il 26 Agosto 2016 sono partito  dal piccolo centro di Courmayeur  alla volta di un viaggio dal sapor dell’ ignoto con il solo obbiettivo di  sfidare le mie paure e i miei limiti,  su uno dei tracciati dell’ U.T.M.B.

L’ho sempre ritenuto uno dei contesti  ed uno dei traguardi più affascinanti per chi ama questo sport, ma al contempo  nel mio immaginario la ritenevo una missione  apocalittica.

Da appassionato del mondo trail nel dicembre del 2015 ho inoltrato la richiesta di partecipazione e con mia grande felicità sono stato estratto e da qui è iniziata la mia grande avventura

Raccolta la sfida con me stesso ho iniziato ad allenarmi per fare in modo che tagliare quel traguardo finale non rimanesse solo un sogno.

Come mi sono allenato lo sapete un po’ tutti, dalle  migliaia di foto postate sui social che mi ritraevano una volta sul Lema, un altra Lema-Tamaro ed infine sul  Lema-Gradiccioli, insomma qualcuno avrà pensato che mi avessero dato la residenza su questi monti .

Il mio riferimento per la preparazione alla gara è stato il pensiero e la filosofia del mio mito  Marco Olmo ma anche  la grande collaborazione del mio amico personal trainer Silvio Rossi.

Ed eccomi arrivato al fatidico 26 Agosto giorno della  Gara ;

mi sono ritrovato  immerso in un  atmosfera unica, con podisti provenienti da tutto il mondo  alla ricerca del proprio obbiettivo o come me per  realizzare il proprio  sogno.

Pronti Viaaaaa

Gara caratterizzata da un forte e raro caldo, dove le fatiche in salita sembravano triplicarsi, e il quantitativo dei litri d’acqua utilizzati, piu’ simili ad corsa nel deserto che ad una corsa in montagna.

La prima parte della gara è caratterizzata da una ripida salita che non mi ha recato problemi, come gran parte del percorso,  grazie anche al sostegno dei miei amici Marco,Chicca e Raffy che mi hanno seguito nella mia avventura.

Il primo momento difficile però non tarda ad arrivare, nella ripida salita che porta al Grand col Ferret dopo il 27° chilometro, e nelle ore più calde della giornata, il cuore che mi batte forte e una  respirazione  affannata mi fanno una brutta compagnia sino alla vetta, dove riesco a scollinare, affrontando  poi una lunga discesa e riprendendo il controllo di me dissolvendo così la paura del ritiro.

Ormai siamo verso il tramonto e mi devo preparare  per il lungo viaggio in notturna, mi fermo ai box per un ristoro adeguato accendo la frontale, indosso il capo tecnico  e mi immergo nel buio cammino della notte.

E’ fantastico vedere le  serpentine di luci delle frontali muoversi  tra le impervie salite,  l’aria frizzante della notte che ti accarezza la pelle e il risuonare dei  campanacci delle mucche al pascolo.

Giungo a 17 km dalla fine, dove mi accoglie l’insidioso muro del tetè aux  vents, che affronto con estrema fatica e con la sola forza e determinazione di uno che ha deciso di non arrendersi mai.  Una volta arrivato in vetta mi attende un Alba stratosferica che mi fa dimenticare tutta la fatica appena provata, mancano solo 8 km dal traguardo, ma mi aspetta una discesa peggiore della salita stessa.

Ormai però nulla mi può separare dal mio sogno, mi butto in discesa, evitando di farmi male, sino ad intravedere attraverso i rami le prime abitazioni di Chamonix, a questo punto il cuore mi torna a battere  forte e la respirazione si fa affannosa, stranamente questa volta sono in discesa…., mi brillano gli occhi, tra me e me penso: “ finalmente ci siamo”.

E con estremo stupore appena arrivato in città  a soli 2 km dal traguardo, indovinate chi mi ritrovo a darmi il benvenuto?!

Il  Vaschetto, che mi ha accompagnato di corsa sino all’agognato traguardo, eseguendo un  fantastico servizio Video….

La morale della mia favola che volevo trasmettere a tutti voi e’ questa: il porsi degli obbiettivi e il credere sempre in essi; non rassegnarsi mai difronte alle difficoltà paga sempre, io sono passato dal reputare una  corsa quasi  impossibile, a farla e finirla mettendo cosi in atto il mio sogno e raggiungendo il mio obbiettivo.

UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A MIA MOGLIE E A MIA FIGLIA CHE MI HANNO SOPPORTATO DURANTE QUESTO LUNGO PERIODO DI ALLENAMENTO.




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